Creare un'attività Virtual Standby in modo che i dati di backup vengano convertiti in un formato di computer virtuale e venga creato un computer virtuale. La funzionalità Virtual Standby controlla anche l'heartbeat del nodo di origine in modo che quando il nodo di origine è inattivo, il computer virtuale assume immediatamente il controllo come nodo di origine.
Nota: Virtual Standby non può attivare automaticamente le snapshot del punto di ripristino acquisite dai nodi dei computer virtuali basati su host, dai nodi replicati da un Recovery Point Server e dai nodi importati da Arcserve High Availability. Per tali nodi è necessario alimentare manualmente le snapshot del punto di ripristino.
Nota: se il piano viene interrotto, il processo Virtual Standby non verrà avviato. Quando il piano viene ripreso, il processo di Virtual Standby non viene ripreso automaticamente. Per avviare il processo Virtual Standby è necessario eseguire un altro processo di backup manualmente. Pertanto, se il piano viene interrotto, l'opzione Sospendi/Riprendi Virtual Standby non sarà disponibile. Se non si desidera che il computer virtuale venga avviato automaticamente dopo l'interruzione del piano, sarà necessario interrompere manualmente l'heartbeat per i nodi.
Procedere come descritto di seguito:
Viene aggiunta una nuova attività al riquadro sinistro.
Viene aggiunta l'attività Virtual Standby.
Specificare il nome host del sistema server ESX o vCenter.
Specificare il nome utente richiesto per l'accesso al sistema VMware.
Nota: L'account specificato deve essere un account amministrativo o un account con privilegi di amministratore per il sistema server ESX o vCenter.
Specificare la password relativa al nome utente richiesto per l'accesso al sistema VMware.
Specificare HTTP o HTTPS come protocollo da utilizzare per la comunicazione tra l'agente di Arcserve UDP di origine e il server di monitoraggio.
Specificare la porta che si desidera utilizzare per il trasferimento dei dati tra il server di origine e il server di monitoraggio.
I valori in questo campo variano in base al valore specificato nel campo Host ESX/vCenter.
Quando viene specificato un sistema server ESX nel campo Host ESX/vCenter, questo campo visualizza il nome host del sistema server ESX.
Quando si specifica un sistema server vCenter nel campo Host ESX/vCenter, questo campo consente specificare (da un elenco a discesa) il sistema server ESX da associare a questo criterio.
Specificare il nome host del server che dovrà monitorare lo stato del server di origine.
Nota: il server di monitoraggio può essere qualsiasi computer fisico o virtuale purché il server non funga da origine di backup.
Specificare il nome utente richiesto per l'accesso al sistema di monitoraggio.
Specificare la password relativa al nome utente richiesto per l'accesso al sistema di monitoraggio.
Specificare HTTP o HTTPS come protocollo da utilizzare per la comunicazione tra Arcserve UDP e il sistema server ESX (server di monitoraggio).
Specificare la porta che si desidera utilizzare per il trasferimento dei dati tra Arcserve UDP e il sistema server ESX (server di monitoraggio).
Specificare questa opzione affinché il server di monitoraggio copi i dati di conversione dal nodo agente di Arcserve UDP all'archivio dati del server ESX. Abilitando questa opzione, la funzionalità Virtual Standby trasferisce i dati di conversione dal nodo agente all'archivio dati del server ESX mediante comunicazione con canale a fibre ottiche, più veloce della comunicazione LAN per il trasferimento dei dati. Solo l'operazione di scrittura per la conversione avviene mediante le fibre ottiche. L'operazione di lettura avviene su LAN.
Nota: l'opzione Usa server di monitoraggio come proxy per il trasferimento dei dati è abilitata per impostazione predefinita. È possibile disabilitare questa opzione per consentire al nodo agente di Arcserve UDP di copiare i dati di conversione direttamente nell'archivio dati del sistema server ESX.
Specificare il nome host del sistema Hyper-V.
Specificare il nome utente richiesto per l'accesso al sistema Hyper-V.
Nota: L'account specificato deve essere un account amministrativo o un account con privilegi di amministratore sul sistema Hyper-V.
Specificare la password relativa al nome utente richiesto per l'accesso al sistema Hyper-V.
Specificare HTTP o HTTPS come protocollo da utilizzare per la comunicazione tra il server di Arcserve UDP e il sistema server Hyper-V (server di monitoraggio).
Specificare la porta che si desidera utilizzare per il trasferimento dei dati tra il server di Arcserve UDP e il sistema server Hyper-V (server di monitoraggio).
Per sistemi VMware, applicare le opzioni seguenti al computer virtuale:
Specificare il prefisso che si desidera aggiungere al nome visualizzato per il computer virtuale sul sistema server ESX.
Valore predefinito: UDPVM_
Specificare il nome del pool di risorse in cui si desidera raggruppare il computer virtuale di standby.
Specificare il numero minimo e massimo di CPU supportato dal computer virtuale di standby.
Specificare la quantità totale di RAM in MB da allocare per il computer virtuale di standby.
Nota: Il valore di RAM specificato deve essere un multiplo di due.
Specificare il numero di snapshot del punto di ripristino (punti di ripristino) per il computer virtuale di standby. Il numero massimo di snapshot del punto di ripristino è 29 per server di virtualizzazione VMware.
Selezionare questa opzione per copiare tutti i dischi correlati al computer virtuale in un archivio dati.
Deselezionare la casella di controllo per copiare le informazioni relative al disco per il computer virtuale nell'archivio dati corrispondente. Specificare la posizione in cui si desidera archiviare i dati di conversione.
Consente di definire le NIC, le reti virtuali e i percorsi che il sistema server ESX utilizza per comunicare con i computer virtuali.
Nota: il passthrough SR-IOV VMware non è supportato.
Selezionare l'opzione per definire come eseguire il mapping della NIC virtuale alla rete virtuale. Specificare questa opzione quando il computer virtuale contiene NIC virtuali e una rete virtuale.
Deselezionare la casella di controllo per definire il nome della rete virtuale che si desidera venga utilizzata dalla NIC per la comunicazione.
Per sistemi Hyper-V, applicare le opzioni seguenti al computer virtuale:
Completare le seguenti Impostazioni di base:
Specificare il prefisso che si desidera aggiungere al nome visualizzato per il computer virtuale sul sistema server Hyper-V.
Valore predefinito: UDPVM_
Specificare il numero minimo e massimo di CPU supportato dal sistema virtuale di standby.
Specificare la quantità totale di RAM in MB da allocare per il computer virtuale di standby.
Nota: Il valore di RAM specificato deve essere un multiplo di quattro.
Specificare il numero di snapshot dei punti di ripristino per il computer virtuale di standby. Il numero massimo di snapshot del punto di ripristino è 24 per server di virtualizzazione Hyper-V.
Selezionare l'opzione per specificare la posizione sul server Hyper-V in cui si desidera archiviare i dati di conversione.
Deselezionare la casella di controllo per specificare la posizione sul server Hyper-V in cui si desidera archiviare i dati di conversione per ciascun disco virtuale.
Nota: la soluzione Arcserve UDP non supporta la creazione di immagini di dischi virtuali (file VHD/VHDX) su volumi compressi e volumi crittografati dal file system. Se il percorso specificato si trova su volumi Hyper-V compressi o crittografati, Arcserve UDP impedisce la creazione dell'attività Virtual Standby.
Consente di definire le NIC, le reti virtuali e i percorsi che il server Hyper-V utilizza per comunicare con i computer virtuali. Specificare una delle opzioni seguenti e completare i campi obbligatori.
Selezionare l'opzione per definire come eseguire il mapping della NIC virtuale alla rete virtuale. Specificare questa opzione quando il computer virtuale contiene NIC virtuali e una rete virtuale.
Deselezionare la casella di controllo per definire il nome della rete virtuale che si desidera venga utilizzata dalla NIC per la comunicazione.
Specificare se si desidera avviare il computer virtuale automaticamente.
Nota: questa opzione non è disponibile per i nodi di computer virtuale basati su host, i nodi replicati da un Recovery Point Server remoto e i nodi importati da Arcserve High Availability.
Specificare la durata dell'attesa di un heartbeat da parte del server di monitoraggio prima di attivare la snapshot di un punto di ripristino.
Specificare la frequenza con cui il server di origine comunica gli heartbeat al server di monitoraggio.
Esempio: Il valore di timeout specificato è 60. Il valore di frequenza specificato è 10. Il server di origine comunicherà gli heartbeat ogni 10 secondi. Se il server di monitoraggio non rileva un heartbeat entro 60 secondi dell'ultimo heartbeat rilevato, attiva un computer virtuale utilizzando la snapshot del punto di ripristino più recente.
Consente di ricevere avvisi di posta elettronica a seconda delle impostazioni fornite. Quando si seleziona questa opzione, ulteriori categorie di avvisi di posta elettronica vengono abilitate per la selezione.
Nota: per i nodi associati a Esegui replica da un Recovery Point Server remoto e i nodi importati da Arcserve High Availability, l'opzione non è disponibile.
Nota: per i nodi associati a Esegui replica da un Recovery Point Server remoto e i nodi importati da Arcserve High Availability, l'opzione non è disponibile. Questa opzione non è disponibile per nodi di computer virtuali basati su host.
Le modifiche vengono salvate e l'attività Virtual Standby viene distribuita automaticamente al server Virtual Standby.
Il piano Virtual Standby è stato creato e distribuito correttamente.
Copyright © 2015 Arcserve.
Tutti i diritti riservati.
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